Bea
Colti a volte dalla fragilità di piccoli e grandi rifiuti o semplicemente per negligenza e incuria, spesso ci troviamo a costruire – mattone su mattone – muri alti e robusti che diventano invalicabili ed inaccessibili anche a chi ci vorrebbe semplicemente amare. Ma non fa bene alla salute tenersi nel cuore segreti troppo pesanti! Tutto nasce da piccoli semini di timore che crescono come le erbe infestanti e che – se trascurate – diventano paure radicate come cancri e turbano la nostra personalità, portandoci ad una infelicità cronica e certa. Forse esagero, ma è probabile che ci si ritrovi un giorno soli ed isolati dagli altri e da un loro – temibile! – contatto, senza più avere la capacità di confidarci nemmeno con un solo amico, ma traditi comunque da particolari – all’apparenza insignificanti – come la capacità di abbracciare le persone o come l’abitudine di salutare senza più dare alcun bacio sulle guance!
Allora sarebbe meglio correre ai ripari subito ed estirpare il prima possibile e per ordine ogni pianticella di timore o di paura, prima che questa diventi troppo robusta. Così come è meglio abbattere un muretto barcollante, prima che diventi una compatta muraglia inespugnabile.
Estirpare le pianticelle di paure e abbattere muri d’incomunicabilità è però un impegno di crescita personale e costante che purtroppo costa tempo ed energie, ma è uno sforzo che merita di essere compiuto perché muove tutto il nostro essere e la nostra anima verso una felicità unica, la nostra!
Non c’è scusante, perché la vita è la nostra, noi i “titolari”, e neppure abbiamo una seconda possibilità! Prima di tutto perciò bisognerebbe dedicarci a curare la nostra anima e la nostra crescita personale, poi – anche – si può anche pensare a metter via i risparmi per un’auto o per una casa propria o lavorare sodo per laurearsi o per migliorare e avanzare in una professione.
