Attraversare le forre è come sorvolare mondi sconosciuti e paralleli che – nonostante siano sempre stati sotto gli occhi di tutti – sono invisibili alla maggior parte delle persone.
Sono mondi fatti di contrasti: di luci e di ombre, di piani e di discese, di pareti rocciose e di catini d’acqua, di rumore assordante dei getti scroscianti e di silenzi assoluti nelle quiete viscere della terra, di profonde solitudini e di legami che si stringono coi compagni d’avventura.
Ho scoperto le forre grazie al torrentismo, che ho praticato con l’aiuto della “nostra” guida Pierangelo Pedol. Maggiori informazioni si possono reperire nel suo sito (www.guidealpinealpago.it)