Di silenzi e d’ovatta incanta la piana dormiente, disegnata d’acquarello da chiarori di luce diffusa d’un velo di blu, sopìta da una coltre di neve e freddo, e sommersa da una nuvola che lenta precipita, e l’isola e l’avvolge, stonfandone la gelida terra.
che belleeeee!!! e che freddo!!
un abbraccio grande cg. io continuo a girare alla scoperta di una persona che non conoscevo. mi piaci 🙂
Belle le foto, più belle le parole. Complimenti. Stavo cercando le foto dell’Ora blu del tramonto …Cordialmente
quanta poesia!!!
Ciao. Ti invio questa poesia della mia ora blu:
Di fronte, attesa
e il gioco inizia dal nord,
basta aprire pupille,
diaframmi nella piazza Vittorio
e l’ora s’irradia intorno, ambra
sui muri e mansarde in risalto.
C’è tempo per guardare,tempo per ritrarre,
ogni ombra, ogni sfumatura
cola calma nel suo tempo.
L’obiettivo fissa
suggestioni del reale,
armoniosa nitida malia
sospesa dall’immenso,
nella lustrata sinfonia dei blu.
Pianissimo,traiettoria
dal fondo del giorno,
scivola nel torpore
l’intreccio bianco-rosso delle auto,
controcanto al suono giallo
di portici e fanali.
Quiete ormai sul fondale
l’ora s’è consunta
nell’indaco e poi la notte.
Fulvio Ferrero, di Torino
Grazie Fulvio per avermi inviato la tua ora blu! L’ho letta tutta d’un fiato. A margine la vita del centro città (probabilmente caotica) non fa più alcun rumore, non ha più audio, e dà la misura di quanto tu venga rapito dal “gioco” dell’ora blu… forte!
Ciao!! 😉