Una delle cose che vorrei fare con la fotografia è questa: vorrei fare fotografia virtuale, con la luce e la postproduzione e tutto quel che serve, come si farebbe componendo un testo scritto su di un foglio bianco con le sue parole e le sue regole, ma ovviamente senza scopiazzare le formule della scrittura, e utilizzare invece regole – o se serve crearne di nuove – basate sulle innate ed insite caratteristiche della fotografia, per una produzione artistica finalmente emancipata dal realismo da cui la fotografia classica non si è mai riuscita a svincolare, e che allo stesso tempo sfrutti lo stesso medesimo realismo per la creazione virtuale di un mondo verosimile, finalizzato al messaggio che si voleva costruire.