Tra un tappeto d’aghi di pino e l’ovattata atmosfera d’un bosco, tra gli abitanti solitari e le presenze silenziose d’ogni forma e natura, spuntano gioielli preziosi, eretti ed incastonati da una forza vitale che ne magnifica la vista e la scoperta.
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Ciao, Massimo.
Molto belli… ma sei proprio sicuro che siano “eduli”…?
@Davide: il primo è (era!) un edulis al 100%, mentre il secondo è (congelato!) un edulis al 99,9%, anche chiamato “brisa”. Garantisco io. 🙂
Poi il mondo dei funghi ha le sue regole ferree: una di questa obbliga ad avere l’accortezza amichevole ed indeclinabile che i funghi vadano sempre condivisi con chi li ha raccolti, in modo che se sta male uno, sta male anche l’altro… e non è questione di sfiducia, ma di solidarietà in un campo che a volte è pieno di insidie. Tra l’altro c’è anche un aspetto soggettivo da non sottovalutare: ho un parente stretto che ha una forte intolleranza proprio ai porcini: se ne mangia anche le tracce nei sughi, vomita per tutta la notte. Pensa te…