Malati di Facebook o Assetati di Libertà?

Boom

Ieri è apparsa in TV la notizia che gli italiani sono “malati” di facebook…  secondo la notizia sembrerebbe che vengano trascorse troppe ore davanti al famoso social network… ma siamo proprio sicuri che di una “malattia” si tratti? Non è semplicemente voglia di comunicare, di libertà e di svincolarsi dai soliti e limitati mezzi di comunicazione di massa? A tal fine vorrei fare una premessa ed un confronto.

Premessa

Sono il primo ad usare facebook, per alcune pratiche ragioni, prima fra tutte l’efficienza e la sua capacità di mettermi in comunicazione con gli altri, come fosse un cellulare grande come il monitor:

  • mi permette di rimanere in contatto con diversi tipi di persone, amici, ex colleghi, conoscenti appartenenti ai più svariati gruppi che frequento o che ho frequentato, o amici di amici,
  • mi permette di organizzare il mio tempo libero con gli amici e conoscenti, pianificando serate e ritrovi, concordando orari e regali,
  • mi permette di coltivare la mia grande passione della fotografia, comunicando con i vari attori di questo mondo, ragazzi e ragazze che posano per me, truccatrici, fotoamatori, titolari di spazi e locali pubblici, ci scambiamo idee, progetti, a parole, link e immagini,
  • mi permette di vedere fotografie di viaggi e di esperienze di amici senza dover per forza essere invitato a casa loro, cosa per altro a volte poco fattibile, per tempo e lontananza,
  • mi permette di ricevere news e notizie dalle fonti che scelgo io,
  • mi permette di ricevere inviti ad eventi ed appuntamenti locali, a spettacoli, a serate interessanti, di teatro  musica e danza, eventi che ho pre selezionato per amicizie o argomento.

Confronto tra Internet e la TV.

  • Quante ore invece vengono “sprecate” guardando passivamente la TV? Passivamente nel senso che capite tutti: le informazioni viaggiano unilateralmente senza dialogo. La TV non è un vero strumento di comunicazione, essendo unilaterale, non è interattivo, non c’è scambio, nè posso scegliere liberamente, ma solo da una offerta molto ristretta e a volte uniformata. Ma non è neanche più di informazione, visto che è sempre più spesso filtrata e deviata dal controllo del potere,
  • Un esempio per tutti: a me non me ne frega proprio niente se una tizia viene assassinata barbaramente, quella curiosità morbosa non va incentivata nemmeno nei soggetti predisposti. E certamente voglio però essere informato che il colpevole venga assicurato alla giustizia e punito. Ma quante ore di televisione verrebbero risparmiate evitando ad ogni omicidio sceneggiate, retroscena e martellamenti mediatici? Quante ore verrebbero dedicate al dialogo in famiglia?
  • La TV è libera? Permette uno scambio libero come quello che avviene tra i singoli individui? No, è manipolata tramite tecniche e strumenti viavia migliorati da anni e anni di esperienza consolidata tecnici esperti in comunicazione sotto il controllo di potenti.

Conclusione.

La notizia della “malattia” è falsa e deviante. La navigazione su facebook è invece una sana e libera attività di comunicazione tra singoli individui, ed è esattamente ciò che ho bisogno! Non è che – forse – questo nuovo modo di comunicare “senza filtri” fa invece un po’ paura? Non è che facebook – ed internet in generale – è una bomba che annienterà la TV e disgregherà il controllo sulle masse che per tanti anni si è raffinato ed evoluto attorno a questo massmedia?

L’informazione giusta che personalmente darei è questa: visto che Facebook si sta diffondendo ed sta prendendo piede come nuovo sistema di comunicazione, al pari dei cellulari, perché semmai non proporre una sana educazione al social network? Dedichiamo spazio a questo invece: impariamo ad usarlo al meglio, a sfruttarne le potenzialità per coltivare meglio nella vita realte  le nostre amicizie e conoscenze, capiamo come migliorare la comunicazione con i nostri amici, e come utilizzarlo per scopi professionali, evitando magari di scadere nei comportamenti più stupidi e maleducati.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*