Ritrarre una persona è una cosa seria. Coinvolge emotivamente l’autore nella ricerca delle espressioni e di quei momenti in cui gli aspetti della persona emergono – anche solo per un attimo, ma incontrollati e veri – dentro cui leggervi i moti d’animo, ma anche in cui ritrovarsi un poco e magari raccontare un po’ anche di se stessi ed il proprio pensiero.
Quella che riporto sotto è stata la struttura del weekend fotografico sul Ritratto Interiore che ho dedicato al gruppo Veneto Fotografia di Silea. E’ stata un’esperienza per me nuovissima e pure un po’ coraggiosa – visto che non volevo essere solo tecnico, ma soprattutto “umanistico”. Non ero per nulla convinto che potesse riscontrare pareri favorevoli… nonostante ciò sembra che sia stato ritenuto “diverso” dal solito e non meno interessante di altri workshop. Tutto sommato, mi pare di essere sulla buona strada.
Certo che basare tutto sui rapporti umani risulta sempre così… fragile!
Venerdì sera. Teoria:
- cos’è il ritratto e principali elementi,
- brevissimo excursus storico, il ritratto oggi, il ritratto interiore,
- il ritratto di spessore, tramite il racconto della persona a più livelli,
- approfondimenti sul ritratto come esperienza di sè,
- utilizzo degli elementi del ritratto come fatto linguistico,
- visione di esempi esplicativi e spunti per una corretta composizione,
- tentativo di costruzione di alcune idee fotografiche.
Sabato. Workshop:
- aspetti legali,
- allestimento sala posa attrezzata con due set fotografici, uno in luci flash allestito su fondale bianco ed uno in luce continua allestito su fondale nero, predisposizione e commento di alcuni schemi di luce,
- shooting pratico con le modelle a disposizione, esercitazioni pratiche dei temi e delle idee proposte la sera prima,
- esercizi pratici di comunicazione e costruzione di rapporti tra fotografi e soggetti,
- variazioni sui temi, improvvisazioni ed invenzioni,
Domenica mattina. Teoria, verifica e conclusioni:
- riflessioni generali, riepilogo e spunti per una contemporaneità del ritratto,
- libere considerazioni sulle idee fotografiche, sullo sviluppo della creatività, sugli strumenti di progettazione,
- breve parentesi sulle caratteristiche della luce,
- analisi dei problemi e delle difficoltà incontrati ed in particolare visione di alcune fotografie scattate durante il workshop, commento, rilievo degli errori e punti di merito.
Nonostante l’evidente emozione, devo ammettere che non hai per niente deluso le mie aspettative: ancora una volta sei riuscito a trasmettere un qualcosa che va al di là del puro aspetto tecnico del ritratto! Riuscire a coinvolgere emotivamente le persone in qualcosa che ci appassiona è difficilissimo, ma tu ci sei riuscito per la seconda volta! Purtroppo essendo in tanti il rapporto umano è stato meno intenso rispetto all’incontro precedente, ma ciò non toglie che ne è valsa davvero la pena! Complimenti!!!
PS: magari una piccola revisione alla reflex no, eh???? 😉
Ciao Massimo,
è stato un piacere conoscerti e ascoltarti al workshop di ritratto ….anche se eri parecchio teso ….., ma chi non lo è con tanta gente di fronte ad ascoltarti e aspettare che tu dica quanche cosa che non centra nulla o che sia fuori tema .
Ad ogni modo ho partecipato con molto interesse e devo dire che l’ho trovato molto interessante soprattutto ho iniziato a capire cosa vuol dire fare un ritratto ….cosa assai difficile ,ma cerchero’ nei prossimi giorni di cimentarmi con qualche soggetto e vedere cosa riusciro’ fare.
Ho visto velocemnte alcune delle tue foto sul tuo sito e le ho trovate molto interessanti.
L’esperienza del workshop direi è stata positiva anche se eravamo in troppi, ma il gruppo si è dimostrato molto gradevole e anche le modelle molto carine in tutti i sensi ci hanno sopportato a fare mille pose strane …..brave anche loro nonostante la prima apparizione in pubblico.
Che dire d’altro , speriamo di rincontrarci in sede a Silea per visionare le tue foto migliori e fare un’ altra piacevole serata ..
un saluto Livio