Gróppi Nottósi (Mali d’Amore Notturni)

Silvia

Silvia

Mi corpogiro diffianco dalluno allaltro capo, nonsonno sbatacchiato per minimali rumorismi, nelmentre incantóno travagliosi sentipensieri sfuggitati in ciechivicoli, celato nella scuraglia in uno sfigurante muso e core sgionfi e ricoperti di bagnilacrime e sudore. Bramaglio vitale di sorrisaglie e inteseunite promessose eppure paralizzomi sottonascosto nel nottoso groppo d’amorante, impossibile spiegare, è malesseraglia alpétto come bocconi macignosi cibati e maldigesti, nèsu nègiù.

p.s. cerco traduttori

2 commenti:

  1. No, non ho bevuto, nè mi sono fumato nulla, e…
    sì, sono già in cura da uno bravo…
    🙂

  2. Paul VERLAINE (1844-1896)
    Chanson d’automne

    Les sanglots longs
    Des violons
    De l’automne
    Blessent mon coeur
    D’une langueur
    Monotone.

    Tout suffocant
    Et blême, quand
    Sonne l’heure,
    Je me souviens
    Des jours anciens
    Et je pleure

    Et je m’en vais
    Au vent mauvais
    Qui m’emporte
    Deçà, delà,
    Pareil à la
    Feuille morte.

    I lunghi singhiozzi

    Dei violini
    D’autunno
    Mi feriscono il cuore
    Con un languore
    Monotono.

    Tutto affannato
    E pallido, quando
    Rintocca l’ora,
    Io mi ricordo
    Dei giorni antichi
    E piango;

    E me ne vado
    Nel vento maligno
    Che mi porta
    Di qua, di là,
    Simile alla
    Foglia morta.

    aspra e dolorosa
    dolce e triste
    voci diverse
    per un male comune

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