Lo Vogliamo Intenso e Vario

Giulia

Giulia


Ho fotografato e condiviso l’amore per la fotografia di ritratto. Ho usato la fotografia per cercare l’interiorità e gli stati d’animo delle persone e l’essenza del mio essere. Ho fatto il giurato ad un concorso e partecipato come fotografo a progetti speciali, come la documentazione archeologica di un territorio e l’analisi dell’inquinamento luminoso di una città. Ho visitato altre città d’arte come Reggio Emilia e Savignano sul Rubicone. Sono salito ad un passo dal cielo sulle Torri del Vajolet, sulle Dolomiti di Braies, a Prato Piazza e sul Picco di Vallandro. Ho avuto fiducia di persone sconosciute ed ho avuto ragione. Ho corso per la prima volta i 30 km della Cortina-Dobbiaco. Ho ascoltato il silenzio nelle viscere della terra mentre facevo torrentismo tra le forre dell’Alpago. Ho avuto la possibilità di ringraziare i miei genitori di persona per il dono della vita. Sono atterrato per la prima volta in Sicilia e sono salito sull’Etna. Ho nuotato in apnea nelle acque di Taormina e pure in quelle delle isole di Malta. Ho scoperto l’arte del massaggio e messo (meglio) le mani addosso ad amici e conoscenti. Ho letto i primi ebook sul tablet ed ho trasformato tanti contatti di facebook in emozioni dal vero. Ho curato il mio corpo, ho coltivato interessi, ho condiviso sport e momenti conviviali. Mi sono guardato allo specchio e spesso mi sono ritrovato ancora più giovane. Ho corso per smaltire la rabbia ed ho dosato le parole. Ho parlato senza filtri e senza peli sulla lingua. Ho perdonato. Ho desiderato. Mi sono messo in discussione. Ho tremato. Ho sperato. Ho abbracciato forte.
Ho camminato solo sulla Terra, pur avendo chiesto consigli e consulenze ad amici, familiari, dottori, ottici, avvocati, meccanici, massaggiatori, sarte, psicologi, assistenti fiscali, guide alpine e medici sportivi.
Ed ho anche avuto la fortuna di lavorare e di rimanere autonomo, pur continuando ad assistere impotente alla decadenza del nostro Bel Paese.
Cosa potrei chiedere al prossimo anno se non averne un altro uguale, per intensità e varietà, e continuare a vivere sempre sulla pelle viva?

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