Non era la vita che aveva desiderato, Alice. Lei aveva sognato qualcosa di diverso, di normale soprattutto. E per
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Amplio il lavoro sulle “Bambole Senz’Anima” con una seconda serie. Questa nuova serie allarga la stessa identica riflessione personale e la fantasia psicologica sulle apparenti disarmonie tra corpo e anima, con un’incursione nei blocchi mentali, per far percepire l’inutilità di corpi disabitati ed inermi, per generare nell’osservatore un rifiuto
Ho realizzato la serie “Abbandono al Caos” qualche tempo fa sulla decadenza postindustriale di uno degli ex-cotonifici di Pordenone, per un’altra edizione fineart. Nelle lenti remissioni alle forze della natura, negli irresistibili ed irreparabili sfaceli, nelle agonie apparenti, ecco scoprirsi la ricongiunzione armoniosa al caos cosmico, all’origine, ed insegnarci
Come sabbia fina tra le mani che non riesci a trattenere, o come le gocce di pioggia sul viso che si perdono verso il basso, o come quando il vento ti attraversa i capelli ma non sai dove andrà, così ora ti guardo impotente e disarmato mentre t’allontani,
Quand’ero piccolo, una volta mia madre mi perse… come potrei mai dimenticarlo? Per un breve periodo i miei genitori abitarono nel centro cittadino e il lato della strada sotto casa era pieno zeppo di vetrine… Mi lasciò su un pianerottolo
Chiudo gli occhi ed aspetto fiducioso le sue attenzioni, quel suo modo di prendersi cura di me e del mio viso. Così abbandono il mio forte istinto di controllo alle onde del
Se la vita è ciò che di più effimero e fragile c’è, la sua bellezza infinita sta proprio nell’occasione unica che abbiamo per riempirla di noi.
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