Una casa, un lavoro, un padre e una madre ormai da accudire, la testa e il vigore fisico per
A volte ti sorprendi spettatore attonito, preso alla sprovvista da una reazione inaspettata, sproporzionata, di chi ti sta a fianco da una vita, così che rimani spiazzato, paralizzato, mortificato, intimorito, sconcertato, sorpreso, basito, impotente, impietrito, dispiaciuto, zittito, prostrato, depresso, abbandonato, intristito, solo, isolato, fragile, affranto. E scosso.
T’inoltrerai vivendo etèrea ed errante tra una moltitudine di giganti muti in cerca di riferimenti e placherai pure tu questa infinita sete d’armonia assoluta e di silenzi
Ovviamente non mi può che far piacere vedere i “miei” cervi sulle pagine di un giornale… (se però me l’avessero chiesto prima, sarei stato ancora più contento) …
Perdersi nel fitto bosco d’autunno – tra i verdi macchiati di giallo e arancio e gli odori di muschio e di corteccia bagnata – è uno degli incanti più magici
Di silenzi e d’ovatta incanta la piana dormiente, disegnata d’acquarello da chiarori di luce diffusa d’un velo di blu,
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Ho creato la nuova serie “Giganti in fiore“, in occasione del progetto di allestimento di una mostra fotografica nella casetta del Giardino Botanico del Cansiglio,
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Lontani al massimo la distanza tra i vostri respiri, vi ritrovate immersi in un ventaglio di profumi di muschio scaldato da un sole tiepido ma coraggioso.
Valmenera non delude mai, con il suo gelo penetrante di aghi di fitte nella pelle, nei muscoli, nelle ossa. Non perdona chi la affronta sottovalutandola.
Quella incredibile gelida mattina di dicembre di un anno fa i miei amici ed io ci eravamo nascosti nell’oscurità della boscaglia e da un telo mimetico almeno un’ora prima, per avere più speranze di successo. Poi avevamo cominciato ad aspettare interminabili momenti di assoluto silenzio, a dieci gradi sottozero.
Vivo e cammino attento sul confine tra miei diversi spazi, mentre volgo lo sguardo ora da una parte, ora dall’altra. Uno somiglia ad un prato aperto alla vista, appare chiaro e mi permette di capire dove sono, oggi e dove andrò, domani. Un altro è come un fitto bosco di intricati alberi di ogni tipo e colore, e non mi riesce di scrutarne l’interno, se non per un brevissimo tratto.
Insieme alla mia essenza, delicate anime amiche – con calzoncini di ricordi e presente, ed ali di sguardi e parole – giocano con i nostri cuori colmi di amicizia e serenità, come folate di vento che in certi boschi di faggi invadono l’aria carica di intensi profumi d’autunno e scherzano agitando rami di foglie, piccoli stracci dipinti di colori e sfumature.
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